Rossana Rossanda, nata a Pola nel 1924, è giornalista e scrittrice. Allieva di Antonio Banfi, antifascista, ha partecipato alla Resistenza. Al termine della Seconda guerra mondiale, si iscrisse al Partito Comunista Italiano. In breve tempo, grazie anche alla sua profonda cultura, venne nominata da Palmiro Togliatti responsabile della politica culturale del PCI. Nel 1963 venne eletta per la prima volta alla Camera dei deputati.
Nel 1969 fu radiata dal Pci perché esponente della sinistra critica. Ha fondato la rivista, e in seguito il quotidiano, «il manifesto», con cui ha collaborato fino al 2012.
Tra le sue opere: Appuntamenti di fine secolo (ManifestoLibri 1995, con Pietro Ingrao), Brigate Rosse. Una storia italiana (Dalai editore 2002/Mondadori 2007, con Mario Moretti e Carla Mosca), La ragazza del secolo scorso (Einaudi 2005), Una storia inutile (Einaudi 2008), La perdita (Bollati Boringhieri 2008), Il mio Novecento (Einaudi Stile Libero, 2013), Questo corpo che mi abita (Bollati Boringhieri 2018).